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A Minority Report, by Saputnik (4 Comments)

UNMIK, una pericolosa figura di merda delle Nazioni Unite.

“Producer: SAPUTNIK FILM

A documentary by Stefano Giantin.
Full version 52′ DV 16:9 colour.

A MINORITY REPORT (KOSOVO MINORITIES EIGHT YEARS AFTER): In June 1999, following the end of the three-months lasting NATO military campaign against Yugoslavia, the United Nations Mission in Kosovo (UNMIK) was established. UNMIK was the first peace-building operation ever based on the idea of an UN administration fully governing a post-conflict territory.
During the first year of the establishment of UNMIK, over 240.000 members of minorities — mostly Serbs, Roma and Gorani — fled Kosovo. Hundreds of those who stayed, were killed, kidnapped or otherwise brutally persecuted for not belonging to the majority community.
According to UNHCR, only around 15.000 IDPs returned to Kosovo until 2007. Those who return live in ghettoes dispersed through Kosovo. Threats, harassments and isolation are part of the daily life of the returnees.”

4 Responses to “A Minority Report, by Saputnik”

    1. maurizio October 12th, 2007 at 9:18 AM

      Missione di pace o di guerra ?

      Ma allora a cosa è servito tutto quello spiegamento di forze ?

      troppo se ne parlò allora, con grandi proclami e politiche manifestazioni d’intenti e troppo poco se ne parla ora, adesso che il fallimento è alla luce del giorno.
      dove sono finite tutte quelle promesse ?
      Tu hai toccato con mano, hai visto, hai sentito l’odore di bruciato e fai bene a continuarne a parlare ed a dare spazio a questi video di denuncia.
      ho avuto i brividi.

      Andare in giro per il mondo con l’occhio critico per ciò che ci accade intorno e lo sguardo rivolto, ora alla potenza della natura, ora alla miserie dell’umanita.

      Questo è un viaggiare consapevole.

      Troppo facile far finta di niente e cantare allegramente quanto sia bello e comodo questo e quello.
      Questo pianeta accoglie ancora la vergine più pura ed il vecchio più lurido.
      Chi sa ha il dovere di denunciare e l’indignizione è la reazione minima di ogni essere umano degno di questo nome.

      Viene da chiedermi come mai questo video sia relegato alla seppur visibilissima vetrina di YouTube, e non venga trasmesso alle otto di sera al posto di quella cazzo di isola dei merdosi che fanno finta di aver fame quando la gente nel mondo di fame ci muove veramente ?

      “Panem et Circenses” ed il popolo sta buono così

    1. haero October 12th, 2007 at 10:12 AM

      Mau il documentario di Saputnik verrà trasmesso su RAITRE, quindi lo vedrai prima di me. Segui il link al sito di saputnik, che è nel post, dov’è scritto “producer: saputnik film”, li c’è scritto tutto.

      Bellissime parole, le ricalco lettera per lettera. E’ esattamente il modo in cui la vedo io. Ed essendo stato li, non posso che confermare tutto quello che hai visto nel trailer. L’UNMIK è la morte delle Nazioni Unite.
      Vedrai che succede alle prestigiose UN (che hanno fatto quasi solo danni a livello di PeaceKeeping) quando il Kosovo scoppia di nuovo…

    1. Stefano Giantin October 12th, 2007 at 12:01 PM

      Per prima cosa vorrei fare i mie più sentiti complimenti a te, haero, per i tuoi viaggi e quello che hai fatto e stai facendo. non ci conosciamo, ma un nostro comune amico mi ha molto parlato dei tuoi progetti e mi piacerebbe, al tuo ritorno, poterti incontrare di persona… per adesso, posso solo augurarti un buon viaggio e tante avventure 🙂

      per quanto riguarda il documentario sul kosovo, purtroppo rai3 (e la rai in generale) non è interessata a trasmetterlo. quello che andrà in onda sabato 20 su est ovest (rai 3, 11.15) è solo una piccola intervista con me e qualche breve spezzone del film, niente di più.

      purtroppo, il punto debole di “A Minority Report” è che, probabilmente, oltre ad analizzare gli errori dell’ONU, parla dei Serbi (e dei Rom) e di quello che hanno sofferto e patiscono in Kosovo a partire dal 1999. Sono cose che andrebbero dette e di cui non si parla (se lo si fa, si è automaticamente filoserbi). Non sono “politicamente corrette”.

      I Serbi sono/devono essere rappresentati di default come i “cattivi”. Raccontare che i ruoli in Kosovo si sono invertiti negli ultimi sette anni, che la provincia non è pacificata, che le minoranze (tutte) vivono in una condizione che non ho paura a definire di apartheid, non paga. Chi ha raccontato che dei 250.000 Serbi e Rom costretti a fuggire dalle loro case nel 1999, solo 15.000 sono potuti tornare e vivono in condizioni di totale isolamento? Pochi e senza visibilità.

      La cosa più grave è che tutto questo è successo durante la missione ONU, con i suoi proclami per i diritti umani e la democratizzazione e bla bla bla.

      Tante TV estere (che almeno rispondono alle email, differentemente dalla RAI…) mi hanno esplicitamente rifiutato il documentario, ma non per motivi “estetici”, ma perché non rispetterebbe la loro linea editoriale. Una in particolare, la tv pubblica austriaca, ha promesso l’acquisto, ma solo nel caso in cui ci sia un qualche “atto di violenza” contro le minoranze (così, forse, da poter finalmente descrivere i Serbi anche come vittime…). Questo, secondo me, dice tutto.

      Che dire? Solo panem et circenses, giusto.

      A presto,

      Stefano

    1. haero October 12th, 2007 at 11:30 PM

      Onorato di ricevere un tuo commento al mio post, grazie Stefano. Quando rientro in Italia verrò a trovare Luca e spero di poterti conoscere. Complimenti vivissimi per i tuoi sforzi.

      Quando un romano doc come Maurizio, mio collega e amico di Courmayeur, dice Panem et Circensis, puoi star sicuro che è esattamente quello che avviene.

      Quando eravamo in Kosovo, io e Luca, abbiamo toccato con mano quello che sta avvenendo. Molti colleghi più radicali solevano pronunciare la frase: “la nato ha bombardato la parte sbagliata…” addirittura.

      Quello che stanno subendo i Serbi del Kosovo in questo preciso momento, è una vergogna per le UN, per l’Unione Europea, e per il Mondo intero. Sono tra la padella dell’irredentismo di Belgrado, e l’irriducibile voglia d’indipendenza degli Albanesi del kosovo. Una vendetta conto i “cattivi” politically correct, sposorizzata dalle UN e dall’Occidente…

      Speravo che la gente del Kosovo fosse di diverso avviso, ma il loro punto di vista e i loro sentimenti si riassumono nei commenti a questo stesso trailer su Youtube…

      Non mollare mai Stefano, hai tutto il mio supporto. Il mondo ha bisogno di gente illuminata come te.

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