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Impresa affascinante, con l’imprevisto pericoloso finale, e la promessa di tornarci ai piedi dell’Everest. Mauro Vanoli, aka Selvatiko, esploratore di Como, altro che turisti fai da te. Pellaccia dura, modi spicci e sinceri, gran cuore ma selvatikume garantito.
Questa frase in particolare si addice a quello che sto facendo io in questo periodo della mia vita:
Oramai ho perso il conto delle volte in cui, nel rito della ripresa-video, mi trovo a ripercorrere la stessa strada: treppiede aperto, telecamera su Rec, sfilata con la “cadrega” fino ad uscir dall’inquadratura, bagaglio a terra, e indietro, a recuperare tutto e pigiare stop.
[…] In bicicletta in paradiso appunto. “Oramai ho perso il conto delle volte in cui, nel rito della ripresa-video, mi trovo a ripercorrere la stessa strada: treppiede aperto, telecamera su Rec, sfilata con la “cadrega” fino ad uscir dall’inquadratura, bagaglio a terra, e indietro, a recuperare tutto e pigiare stop.” da Una Cadrega in Nepal […]