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Archive for the ‘SnowMustGoOn’ Category

Snowboard in New Zealand, Cardrona (4 Comments)

English text below.

Prima tappa delle mie esplorazioni con tavola ai piedi, uno dei resorts più famosi della Nuova Zelanda. Lo definiscono come familiare, ma ci sono piste e strutture da far invidia a un qualsiasi resort.

Come dico nel video, la cosa che salta subito agli occhi è la remotezza delle piste. Non è come in Sud Africa, ma per arrivarci da Queenstown, o da Wakaka, ci vuole un’ora buona. Più o meno il tempo che ci si impiega da Torino a Courmayeur. Con la differenza che Queenstown o Wanaka, sono a pochi km da Cardrona. Il problema è la salita per i tornanti, che può rivelarsi impegnativa o disastrosa, come vedrete nei prossimi videos…

C’è un dibattito molto acceso in corso nelle amministrazioni locali. Riguarda la costruzione della cabinovia/funivia che raggiunge la stazione dal fondo valle. E’ argomento di disputa quasi giornaliero sui giornali. Chi la spunterà? Gli ambientalisti o gli uomini d’affari? E’ bene o male sciare su una montagna? Se non è un bene, e già lo si fa, qual è il problema se si costruisce anche una funivia?

Thanks to Ms. Charlie Wright
Sales and Marketing Assistant
Southern Alpine Recreation Ltd
www.nzski.com



English

First of my snowboarding explorations in one of the most famous resorts in New Zealand. The locals consider it as a family resort, but there are enough slopes and structures to rival with any other.

The most evident feature of this resort, like many others in New Zealand, is the remoteness and the uneasy unsealed road. It’s not like South Africa, but to reach Cardrona from Queenstown or Wanaka, thakes at least one hour. More or less the time it takes to reach Courmayeur from Turin. With the difference that Queenstown or Wanaka are only a few km from Cardrona on a straight line. The problem is, like I said above, the hairpin turns on the way up. When it snows is treacherous and the chains are a must.

There is an ongoing debate on local newspapers, whether or not to build a cable car to the station from the valley floor. Who’s gonna win the battle? Environmentalists or business people? Is it a good or bad thing to ski on a mountain? If it’s bad, then what’s wrong with building a cable car as well?

Thanks to Ms. Charlie Wright
Sales and Marketing Assistant
Southern Alpine Recreation Ltd
www.nzski.com

Snowboardplanet.it Article online (No Comments)
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Vai all’articolo su www.snowboardplanet.it

Snowboard in Australia – Thredbo…on the slopes (8 Comments)

English text below.

Finalmente il sole!

Sulle piste di Thredbo, a tastare il polso a questo carissimo villaggio simil-appenninico vecchio di 50 anni, incastrato a forza tra stupende foreste di eucalipti. Viene da chiedersi se fosse stato meglio lasciare in piedi tutte le piante che hanno abbattutto. Ma The Snow Must Go On.

E allora up and down and merry go round, più o meno, alternando smadonnaggio a malcelato sarcasmo. Piste abbastanza lunghe (anche se solo il 50% degli impianti erano aperti), come sugli appennini, pendenze rispettabili, impianti moderni. Le ancora in alto sono l’unica soluzione. Questi aprono pure con le tempeste, chi ha girato un pò il sud del mondo sa benissimo di cosa parlo. L’atmosfera ruota di 90°C qui giù, attaccandoti da ogni lato.

immagino che in inverno sia più bello e più fruibile. Il managment del tutto latitante, non mi hanno risposto alle mails, per telefono mi hanno promesso un tour dello snow making (!), forse…se la tirano capito?

Ma va a ciapà li ratt, che abbondano tra quelle foreste!

English

Finally the Sun shines!

Here I am, on the slopes of this 50 years old appenine-like artificial village, carved in lush eucaliptus forests, testing the pulse of Thredbo expensive snow experience. One wonders if it would’ve been better to leave the forest standing…but The Snow Must Go On.

And up I go. And all around too. Half of the slopes were closed, I forgot to mention that in the video. They are long enough tough. I suppose that in july or august, with the right conditions, one can have fun. Dreadful T-bar high up, a must, as they open even in adverse atmospheric conditions. And down here, it’s sideways when stormy, it knocks you down.

I tried to contact the management (I received no reply to my emails), and I was offered a possible tour of the snowmaking, on the phone. The person upstairs, must’ve been to busy to talk to me in person…you know, a rainy and pretty bad day at the very end of the season…how busy can you be?

Anyway, in Milan they say, go to hunt for rats…and there are a lot of them among those eucaliptus trees…

Snowboard in Australia – Thredbo…going up… (2 Comments)

English text below.

Australian Alps le chiamano. Non so se avete presente l’Australia, la massa di terra più piatta e più secca al mondo…proprio questo volevo cercare di sfatare, in qualche modo.
Niente da fare, confermo. Se i prezzi fossero più bassi, simili in proporzione a quelli in Lesotho o Sud Africa, allora ci si capirebbe meglio. Così proprio non va.

Avete presente aprile in Italia, le piste che trasformano verso le 10.30? Stessa cosa a Thredbo, solo che metà settembre equivale a metà marzo, e la situazione era disastrosa. Loro dicono che è normale. Farò i conti alla fine.

Quelli che non tornano di conti, sono legati ai costi di fruizione. Al cambio di ieri, 81 dollari australiani, sono 50 euro. Lo riscrivo, 50 EURO. Per uno ski pass di fine stagione che parte dalle 11.30…Ma lo sai dove se le debbono mettere ste alpi e ste piste?…haka…hakalmati va…(-:D

Che faccio, salgo di nuovo e provo ste piste?

English text.

They call them Australian Alps. No way mates. What you got there are weird Appennines. Don’t you dare calling them Alps please. You know, I wanted to try and crush the pejudice about Australia being the flattest and dryest country in the World. I failed. If only the prices would be proportional to those in South Africa or Lesotho. It’s too expensive sorry. You can’t pretend to price an afternoon ticket the equivalent of 50€, and try to get away with it. Not in spring, no.

Shall I go up to test the lenght and texture of the ski fields? I think I will, it’s sunny finally!
The colored parrots can fly freely…

Snowboard in Australia – Thredbo… (4 Comments)

English below.

Come dico nel video, dopo una notte in bus da Sydney a Thredbo, un poraccio arriva nel suddetto paesello e trova tutto chiuso. Per fortuna che non nevicava se no mi trovavate a ridere… congelato dal freddo…tipo Jack Nicholson in Shining.

E proprio una rabbia tipo shining ti sale quando scopri dopo un’ora di su e giù con tutto il bagaglio, che l’ostello è in fondo a una viuzza fatta di passerelle di legno, e che la stanza si libera solo dopo le 10. Come se non bastasse poi, la tipa della reception, incolpevole (anzi dotata di buon cuore) e costretta a far rispettare le ferree regole anglosassoni, ti dice che normalmente la gente entra in stanza dopo le 16 del pomeriggio, perchè chi arriva col bus della notte, lascia lo zaino in uno scantinato al piano di sotto, e dormicchia come può all’aperto (su un divano che manco un cane ci dormirebbe), prima di andare direttamente sulle piste!!!!

Ricapitolando: 8 ore di bus notturno con una miriade di stops, tutto chiuso all’arrivo, un’ora per trovare l’ostello, stanza non pronta, mi offrono un divano all’aperto e la possibilità di andare subito sulle piste marce…

Non so come ho fatto a mantenere la calma…almeno imparo autocontrollo e flemma da sti anglosassoni. Dice bene Eddie, se non cacci il soldo, t’adatti. E adattarsi vuol dire tollerare bacarozzi, divanacci, bus pieni de scoreggioni, regole ferree, extra da pagare…

Tutto questo non mi fermerà mai dal continuare a viaggiare.
Tocca imparare una Haka dai Maori, una haka che aiuti a scaricare la rabbia accumulata dalle maleparate…

…prossimo post, snowboard in Australia…sicuro? Boh…anzi Tred-boh…

English text.

Like I say in the video (you really appreciate more, if you can understand italian (-:D), one arrives at 7 am in a deserted little artificial village, and feels pretty helpless. Luckily it wasn’t snowing. Imagine if it was…why?
Picture this…

You arrive at 7 am on a night greyhound bus, very uncomfortable, lots of stops, but cheaper than any other form of transport. You wanna go to sleep for a few hours then go riding right?
Not so fast tiger…it took me an hour to find the YHA, because, Thredbo doesn’t have normal streets. You are going up and down stairs and decks, narrow roads, few indications. Thredbo is not backpacker friendly. When I finally found the YHA, I was told that the room won’t be ready before 16 pm, because those who arrive on the night bus, normally (!!!) go riding, leaving their bags in a downstairs lair (in wooden lockers), maybe sleeping a couple of hours on a lousy couch (a dog won’t sleep on it…)!!! Now, the receptionist was kind and arranged my bed in the dorm by 10.30. Huge exception, you know the rules…in the pragmatic anglo-saxon world…

One thing I did learn from the anglo-saxons: to keep calm no matter what. And I did. The strict rules, the shitty hostels, the bugs, the farting travelmates…all of this won’t stop me from eating in big mouthfuls the travel-cake.

Better go to have lunch now, I’m having trouble finding nice examples (-:D

Next post, snowboard in Australia, The Snow Must Go On!

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